Il fotodiottra e il rilievo del territorio
La fotogrammetria è un metodo di
rilevamento planimetrico e altimetrico del terreno, che impiega
determinate vedute fotografiche del terreno stesso. Si parla di fotografia terrestre e di fotografia aerea (o aerofotogrammetria) a seconda che la camera fotografica sia posta in stazione sul terreno oppure sia montata su un aeromobile.
La fotogrammetria è molto legata alla storia della geometria descrittiva, che ne ha determinato i principi teorici, e naturalmente all'ottica
e alla fotografia.
L'immagine fotografica, infatti, è assimilabile al
concetto di prospettiva centrale.
La tecnica della fotogrammetria,
quindi, ha sfruttato le conoscenze di queste due discipline
sintetizzandole in una tecnica che ci permette l'analisi del territorio.
Le basi per la nascita della futura fotogrammetria, dunque,
furono gettate con la scoperta della prospettiva e delle sue leggi per
legare la posizione spaziale di un punto alla sua posizione in
un'immagine: nel 1759, Johann Heinrich Lambert, nella sua opera Perspectiva liber, definì le leggi matematiche su cui si basa la fotogrammetria, ma bisogna aspettare I primi tentativi di rilevamento fotografico eseguiti nel 1855 da Ignazio Porro e nel 1878 da Pio Paganini e poi il 1883 per avere il primo studio sulle relazioni tra geometria proiettiva e fotogrammetria.
Johann Heinrich Lambert
La tendenza attuale sta portando all'abbandono dei tipi analogici e analitici per orientarsi
verso le tecniche digitali. Queste ultime comportano, oltre che ad una riduzione di attrezzature
specialistiche, anche una maggiore automazione delle procedure, con una diminuzione dei tempi e
una riduzione dei costi.
La precisione di ogni metodo sarà legata ovviamente agli strumenti, ma in prima istanza
alla capacità dell'operatore a stimare, attraverso la visione stereoscopica, la posizione
dei punti di interesse attraverso l'indice della marca mobile.
"Lo strumento costruito nel 1933 dal nostro tenente si
posiziona in un momento storico in cui ci doveva essere una grande
richiesta di cartografia, di semplificazione delle metodologie per i
rilievi topografici e sicuramente di sviluppo di strumentazioni. Avevano
anche dovuto battagliare per dimostrare che aveva la stessa validità
del rilevamento topografico in campo...
Vedo un po' una
similitudine fra quel periodo, in cui lo sviluppo dell'aviazione ha
aperto nuove strade per tutta una serie di riprese aeree e possibilità, e
la disponibilità dei droni usati per telerilevamento (o, in senso più
ampio, i nuovi set di dati raccolti dalle varie missioni dei satelliti
Sentinel e programma Copernicus ecc ecc) di oggi.
Ci doveva essere un grande fermento!"
Estella B. , dipendente ARPA Piemonte
Fonti:
Ringraziamenti:
Ringrazio Estella B. per la sua partecipazione nella mia ricerca e per tutti i dati forniti.