lunedì 11 gennaio 2021

STEP Natalizio - L'oggetto nel libro


Durante queste vacanze di Natale ho avuto il tempo di rileggere un grande classico della letteratura italiana, ovvero Il cavaliere inesistente di Italo Calvino scritto nel 1959 e pubblicato da Einaudi. 
Il riassunto del libro racconta di suor Teodora che deve scrivere un libro per scontare una pena affidatale dalla badessa del suo convento, questo libro narra di Carlo Magno e dei suoi paladini impegnati nella guerra contro i Mori nel IX secolo. 
Agilulfo è il cavaliere inesistente, ossia che non esiste, infatti l'interno della sua armatura è vuoto anche se si atteggia come un vero cavaliere, per questo viene preso in giro dai suoi commilitoni anche se si dimostra sempre il migliore tra tutti i cavalieri di Carlo Magno. 
Agilulfo incontrerà nel campo Rambaldo, un giovane nobile venuto alle armi per vendicare il padre ucciso, riuscendoci però crollerà nell'insicurezza per la violenza e il vuoto che porta la guerra. 
Bradamante invece è una paladina di cui Rambaldo si innamorerà ma il suo amore non sarà ricambiato anche perché Bradamante si invaghirà di Agilulfo, essendo lui perfetto in tutto ciò che fa. 
Torrismondo è un giovane dalla mentalità pessimistica e si presenta come un anti-eroe poiché caccierà Agilulfo dal campo e sarà la miccia per tutti gli eventi narrati nella seconda metà del libro.
 
Molti oggetti compaiono nella narrazione, tutti con le loro caratteristiche e le loro funzioni nella narrazione ma l'oggetto protagonista della storia, in senso metaforico e letterale è proprio l'armatura, quasi tutti i personaggi principali portano l'armatura e questa oltre ad essere una loro fonte di protezione nelle battaglie assume molti significati in base al contesto e a chi sta indosso.
L'armatura è indubbiamente un simbolo di prestigio e di zelo, mostra che sei nobile e meriti di indossarla, ti eleva da semplice suddito a onorevole servitore del regno, per questo Agilulfo dedica l'interità della sua esistenza a rispettare i valori della sua armatura e i suoi significati. 
Al termine del libro Agilulfo non riuscirà in questa continua impresa e non sentendosi più degno di indossarla e così togliendolasela svanira. 
L'armatura verrà regalata a Rambaldo per ringraziarlo e per dimostrare che negli eventi lui è maturato al punto da essere degno di poterla indossare
 

venerdì 8 gennaio 2021

STEP #28 - La sintesi finale

Come tutti i percorsi anche quello del fotodiottra termina.
è tutto cominciato da un nome Fotodiottra, foto di luce e diottra di attraverso e osservo. 
Subito scopriamo che il fotodiottra è stato costruito dall'IGM in Italia ed è un pezzo unico osservabile in una sola foto per nostra sfortuna.
Esso è parte di una famiglia più grande di strumenti scientifici utilizzati per la fotogrammetria, questi strumenti sono chiamati restitutori di fotogrammetria. 
La fotogrammetria pone le sue basi già dal Vi secolo grazie ai primi studi sulla geometria descrittiva svolti da Aristotele, Euclide e Mo Ti.
Solo nel 1759 con l'opera Perspectiva liber di johann Heinrich Lambert vennero definite tutte le leggi matematiche su cui si basa la fotogrammetria.
Naturalmente per la nascita della fotogrammetria fu essenziale la nascità della fotografia per mano di una serie di scienziati e visionari quali Daguerre e Niépce.
Essa ha 3 fasi fondamentali: la presa (Fotografare), l'orientamento (determinare le posizioni) e la restituzione (ricavare le cordinate).
I restitutori sono divisi in 3 categorie: analogici, analitici, digitali.
Il primo restitutore di fotogrammetria venne inventato nel 1896 dal canadese Edouard Deville, Mentre il primo restitutore di fotogrammetria prodotto a livello industriale e seeriale fu lo Stereo Comparatore Prodotto da Carl Zeiss nel 1901. Questi strumenti vennerò prodotti da poche aziende che nel tempo si aggregarono apportando sempre più migliorie ai loro strumenti a volte anche solamente progettando potenziamenti rendendo alcune azioni analitiche o addirittura digitali, alcune di queste aziende sono Kern Aarau, Wild Heerbrugg, Leica e Zeiss.
Possiamo vedere alcuni modelli e i loro componenti e le loro evoluzioni negli anni sia a livello materico sia a livello di velocità e precisione del lavoro. Naturalmente i testi e i manuali seguono il progresso e si aggiornano con le nuove tecnologie che compaiono nel XX secolo, specialmente a metà del XX secolo dove conosce il suo massimo splendore come abbiamo visto con Google Ngram Viewer diventa quasi protagonista della topografia e viene implementata anche per l'uso architettonico, per questo motivo le venne dedicato nel 1972 un francobollo dal Canada per commemorare il progresso delle attività dell'uomo sul pianeta, ormai questo strumento era diventato parte della strumentazione scientifica globale e c'era comunque una crescente competitivita tra le aziende vedendo alcuni esempi di pubblicità di quei decenni.
Tuttavia questi strumenti rimaserò di notevoli dimensioni e comunque molto complicati da riparare anche se i processi si reserò tutto sommato semplici come abbiamo visto nel manuale d'uso.
Oggi nel XXI secolo l'evoluzione della fotogrammetria è incredibile, questo viene già visto dalle norme ISO/UNI/ecc che fanno parte delle moderne strumentazioni fotogrammetriche.
Al giorno d'oggi la fotogrammetria viene effettuata da droni, da me paragonati a Pegaso nel mito di Pegaso.
I droni tolgono la necessità di imponenti e costosi aerei, questi droni sono guidati da delle lastre ove è presente un simbolo che permette di determinare la posizione del drone e la camera in un sistema 3D.
Sono stati inventati anche scanner che utilizzano laser per determinari dati dell'ambiente circostante come possiamo vedere nel fumetto Virtual Virtuoso.
Nel remoto futuro sarà possibile spingere la fotogrammetria fino ai livelli Del Film Prometheus? Questo non posso saperlo, ma se seguiamo la strada del progresso su cui ci siamo già incamminati sono sicuro che la fotogrammetria rimarrà sempre di meno un termine di nicchia e inizierà a rivoluzionare il mondo come ha già fatto nel XX secolo.

Abbiamo scoperto insieme i numeri della fotogrammetria, trovato quali parole di questa disciplina si possono trovare nel nostro alfabeto, immaginato ed inventato insieme nuovi simboli, costruito tassonomie, creato mappe concettuali e siamo finalmente qui alla fine dell'analisi finale.
Negli ultimi momenti mi avete anche conosciuto meglio grazie agli oggetti che hanno fatto parte della mia vita e dal libro che ho deciso di portare su questo blog, Il cavaliere inesistente di Italo Calvino.
Per Questo motivo mi sento anche obbligato a ringraziarvi per il vostro tempo dedicato a leggere il mio blog, spero che tutto questo sia stato per voi un avventura tanto quanto lo è stato per me.



 

domenica 3 gennaio 2021

STEP #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

La fotografia nella fotogrammetria
La fotogrammetria è possbile grazie alla fotografia, che significa "scrivere con la luce".
Nel processo della fotogrammetria è possibile utilizzare dalle due alle migliaia di fotografie per ottenere un modello tridimensionale. 
Nel mondo odierno per ottenere fotografie usabili nella fotogrammetria si utilizzano droni con sofisticate camere, macchine fotografiche apposite o scanner laser.
un tempo si avevano pochi strumenti fotografici ed erano costosi sia da comprare che utilizzare. Nei primi anni di vita della fotografia non esistevano fotocamere ma processi chimici che avvenivano grazie all'esposizione luminosa.

La storia della fotografia chimica
Fin dal Medioevo, gli alchimisti, studiavano i composti che viravano se esposti alla luce. Nel 1700 Shultze e Wedgwood fanno importanti sviluppi nel campo: durante degli esperimenti con carbonato di calcio, acqua regia, acido nitrico e argento, fu scoperto che il composto ottenuto, fondamentalmente cloruro di argento, reagiva alla luce cambiando colore.
Furono ripetuti esperimenti riempiendo una provetta di vetro con i reagenti e fu notato che i prodotti di reazione cambiavano colore solo dal lato illuminato. A tale sostanza fu dato il nome di scotophorus, portatrice di tenebre. Verso la fine del 1700 l’inglese Thomas Wedgwood sperimentò il nitrato di argento immergendovi dei fogli di carta che espose alla luce, dopo avervi deposto degli oggetti davanti.
Dove la luce colpiva il foglio, la sostanza si anneriva, mentre rimaneva chiara nelle zone coperte dagli oggetti. Purtroppo queste immagini non si stabilizzavano e perdevano rapidamente contrasto se mantenute alla luce.
Nel 1837 Daguerre inizialmente con l'aiuto di Niépce, utilizzò una lastra di rame con un sottile foglio di argento che, posto sopra i vapori di iodio reagiva formando ioduro d’argento. L’esposizione alla luce del foglio in una camera oscura trasformava lo ione argento in argento metallico. L’immagine non risultava visibile fino alla esposizione a vapori di mercurio. Un bagno in una soluzione di sale fissava, sia pur non stabilmente, l’immagine.
Louis Jacques Mandé Daguerre 

Il processo destò scalpore e si diffuse in Europa diventando il principale metodo per ottenere fotografie. Fu solo nella seconda metà dell’Ottocento che Fox Talbot perseguì l’obiettivo di ottenere una fotografia grazie all’impiego della tecnologia. L’obiettivo delle ricerche di Talbot divenne quindi quello di riuscire a ottenere delle immagini foto-chimiche.
Talbot mise a punto un procedimento fotografico che permetteva la riproduzione delle immagini con il metodo negativo/positivo tramite il quale si potevano ottenere molte copie della medesima posa. Sia il negativo che il positivo erano costituiti da una carta impregnata di cloruro di argento.
La strada della fotografia era aperta ed ebbe grande diffusione in tutto il mondo.
 
William Henry Fox Talbot e una sua macchina fotografica, John Moffat, 1864


I processi 
Da allora molto tempo è passato, ma ancora oggi, la tecnica fotografica tradizionale, si basa su queste quattro tappe fondamentali:

1)     Fotoreazione iniziale 

2)     Sviluppo

3)     Fissaggio 

STEP #25 - Cose personali



PASSATO/MEMENTO:
Questo basso è stato il mio primo basso e anche lo strumento con cui ho suonato al mio primo concerto circa 5 anni fa. 
Ormai mi manca il tempo di dedicarmi alla musica e a suonare però prenderlo tra le mani ogni tanto e strimpellare qualche nota mi suscita sempre belle emozioni.

PRESENTE/STRUMENTO:
Questa macchina fotografica Nikon l'ho ricevuta un paio di anni fa, già da qualche anno mi dilettavo nella fotografia quindi fui molto felice di riceverla, ogni volta che posso me la porto dietro.
 
FUTURO/FETICCIO:
Questa moneta da 5 Yen Giapponese mi fu regalata anni fa da mio padre e insieme a un cordino crea una piccola collana che indosso quotidianamente da 3 anni. La moneta da 5 Yen nella cultura giapponese si dica che porti fortuna (questo per la spiga di grano che simboleggia un buon raccolto), essa mi accompagna e mi fa sentire sempre un pò fortunato per tutto ciò che accade.

sabato 2 gennaio 2021

STEP #24 - Le parole nella storia

Books Ngram Viewer è uno strumento sviluppato da Google che permette di analizzare la presenza e la quantità di vocaboli, all'interno di libri o pubblicazioni di vario tipo.
 
Sono state analizzate e rapportate tra loro diverse parole inerenti alla fotogrammetria in un periodo storico che va dal 1650 al 2019:
- Photogrammetry = Fotogrammetria
- Aerial photogrammetry = Fotogrammetria aerea
- Terrestrial photogrammetry = Fotogrammetria terrestre
- Topography = Topografia
 
 
 
Questo è il risultato se si cerca il termine fotogrammetria, come si può vedere il picco è stato raggiunto nel 1954, anche perchè dopo la seconda guerra mondiale gli aerei erano progrediti al punto di permettere di utilizzare la fotogrammetria a bordo di essi. 
il primo picco (1692-7) invece ci mostra come le basi della fotogrammetria siano molto più antiche di quel che si pensa anche se si parla di teoremi dell'ottica e della matematica che rendono possibile la fotogrammetria.



Comparando invece i termini fotogrammetria aerea e terrestre possiamo vedere che la fotogrammetria aerea ha un picco nel 1954, appunto come ho spiegato prima.
Mentre la fotogrammetria terestre condivide il picco con quella aerea anche se in percentuale minore, questo perchè la fotogrammetria aerea era nettamente più comoda ed efficiente.




 In quest'ultimo si pùo vedere come la topografia sia naturalmente un termine più usato di fotogrammetria, da notare che il picco della fotogrammetria (1954) sia in un periodo molto importante per la topografia, ma è ancora piiù interessante vedere come l'uso del termine topografia sia identico al termine fotogrammetria nel periodo che va dal 1692 al 1697.
 
 

STEP #23 - La normativa

Le normative che regolano la standardizzazione di qualsiasi produzione sono definite da enti normatori internazionali, uno è l'ISO (Organizzazione internazionale per la standardizzazione) L'ISO ha pubblicato dal 1946 oltre 22.000 standard.
In Italia l'ISO è rappresentata dall'UNI (Ente italiano di unificazione)


NORMATIVE DELLA FOTOGRAMMETRIA

ISO/TC 42 = Fotografia

ISO/TC 211 = Informazioni geografiche
 
ISO/TS 19159 = Informazioni geografiche 
Validazione e calibrazione dei dati e dei sensori delle camere remote parte 1: sensori ottici

ISO/TS 19130 = Informazioni geografiche  
modelli d'immagine di sensori per il geoposizionamento Parte 1: Fondamenti

ISO/TS 19130-2 = Informazioni geografiche 
modelli d'immagine di sensori per il geoposizionamento, parte 2: SAR, InSAR, lidar (droni) and sonar 

ISO/TC 172 = ottica e fotonica

ISO/TS 19101-2 = Informazioni geografiche  
Modelli di riferimento, parte 2: immagini
 
ISO/CD 19115-2 = Informazioni geografiche 
Metadati, parte 2: estensioni per l'aquisizione e la lavorazione di metadati

TS= "Specifiche tecniche"
TC= "Comitato tecnico"
CD= "Progetto di commisione"
 
Fonti:

venerdì 1 gennaio 2021

STEP #22 - Un manuale d'uso

Manuale d'uso dell'autografo Wild A40

 
L'orientamento:
Successivamente al restitutore di fotogrammetria Wild A2 il Wild A40 portò a molta più semplicità nell'orientamento delle marche mobili e di tutti i processi necessari alla restituzione.
Le foto che veniva usate erano quelle scattate con la camera stereometrica Wild120.
 
(1.a) Insieme alla macchina venivano fornite due coppie di lastre per la taratura che servivano per tarare il restitutore, queste lastre venivano posizionate a croce nel seguente modo: la prima a 6 metri dalla camera, la seconda a 14 metri di distanza dalla prima e le altre due rispettivamente a 10 metri di distanza sia a sinistra che a destra della seconda lastra (immagine sottostante)


(2.a) Le immagini sviluppate con questi fotogrammi venivano inserite nell'autografo, impostando le mire nella scala corrispondente e facendole coincidere si verificava se l'autografo segnava la prima mira. In caso di errori si poteva correggere l'analogia delle convergenze delle camere utilizzando la manopola mostrata nell'immagine.


(3.a) Oppure si poteva corregere la focale della camera utilizzando questa manopola che ha una scala orizzontale in millimetri e la ruota micrometrica che forniva i centesimi di millimetro:


(4.a) Nell'eventualità che le camere usate per scattare i fotogrammi non siano allo stesso livello nelle
fotografie si può correggere l'errore tramite questa manopola micrometrica:


(1.b) Terminata la taratura si prendevano le immagini fotografiche e si inserivano nei telai porta lastre a pressione e tramite delle viti era possibile modificare la posizione sull'asse X, Y e la rotazione delle immagini:


(2.b) Questo processo termina quando le mire poste sui porta lastre coincidono con le immagini, la durata di questo processo è in media di 5 minuti.


La restituzione:
(3.b) La scatola di trasformazione posta in basso a destra serve per i processi di correzione ed è composto da una manopola che permetteva di scegliere se restituire un prospetto o una planimetria, a destra una manopola per selezionare l'asse da utilizzare nella restituzione, un'altra manopola in caso le camere abbiamo scattato con un inclinazione diversa da 0, questa manopola serve per aggiustare l'angolazione.
Un'altra manopola veniva usata per ingrandire il modello.
La durata di queste operazioni dipende da chi usa lo strumento ma è comunque breve. 
 
 
Fonti:

STEP #21 - Nei fumetti




The virtual virtuoso 
fumetto creato da Kozleski Salberg per l'università Lethbridge College
Nell'ultima pagina si pùo vedere uno scanner laser moderno utilizzato per compiere un rilievo fotogrammetrico per creare un programma di simulazione per chi effettua i primi soccorsi, 2020.
 
Fonti: